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Memoria familiare e sentimenti… e se non fossero davvero “tuoi”?

09/06/2025 17:41

Memoria familiare e sentimenti… e se non fossero davvero “tuoi”?

Che cos'è la memoria familiare e che ruolo ha sulla nostra serenità e sulla nostra vita?

Ci sono momenti in cui una leggera inquietudine si insinua, anche quando tutto sembra andare bene. Una sensazione sottile, quasi impalpabile, che ti accompagna senza un’apparente ragione.

Ti impegni, cresci, ti osservi… ma torni sempre nello stesso punto. Come se qualcosa dentro di te ti trattenesse, silenziosamente.

Quando ti trovi a pensare: “C’è qualcosa che non torna…”, forse non sei davanti a un errore, ma a un messaggio.

Una chiamata dell’anima che ti invita a guardare più a fondo.

Perché quella difficoltà che stai vivendo, quella paura, quella fatica che non riesci a spiegarti… potrebbe non essere davvero tua.

Il peso invisibile della memoria familiare

La memoria familiare non è fatta solo di racconti e fotografie. Siamo parte di un intreccio di storie che ci precedono. Nessuno arriva al mondo come una pagina bianca. Nasciamo in un sistema che ci accoglie con le sue esperienze, le sue gioie e i suoi dolori. E anche se non ne abbiamo memoria diretta, quei vissuti possono lasciare traccia dentro di noi.

È un’eredità emotiva che si trasmette in modo sottile, attraverso ciò che non è stato detto, ciò che è stato represso, ciò che è rimasto sospeso. Questa energia non elaborata può diventare parte della nostra esperienza, influenzando emozioni, scelte, comportamenti.

Ti sei mai sentita bloccata senza una vera causa?

Hai mai avuto la sensazione di portare un peso che non comprendi? Ecco, come dicevamo, spesso dietro queste sensazioni c’è la memoria familiare che cerca riconoscimento.

Non per legarti al passato, ma per essere finalmente vista, compresa e lasciata andare. I blocchi inconsci parlano un’altra lingua, ciò che non emerge nella coscienza, si esprime attraverso il corpo, le emozioni, i sogni. E così, a volte puoi sentire un nodo in gola ricorrente quando non capisci perché. Un senso di inadeguatezza che non ha radici nel tuo vissuto. Una paura irrazionale che torna nei momenti più impensati.

Questi sono segnali di blocchi inconsci, e spesso non nascono da un’esperienza tua. Sono il linguaggio di ciò che è stato silenziato nel tempo. E più cerchi di “correggerti”, più il disagio si irrigidisce, perché non sta chiedendo correzione, ma ascolto.

La guarigione profonda comincia proprio lì: quando smetti di giudicare ciò che senti e inizi a riconoscere.

Quando ti permetti di dire, con sincerità:

  • “E se questa emozione non fosse mia?”
  • “A chi appartiene questa paura?”
  • “Sto portando un dolore che ha bisogno di essere restituito?”

Il viaggio della liberazione interiore

Liberarsi dai legami invisibili non significa rinnegare la propria storia, ma rimettere ordine nelle origini. Significa riconoscere ciò che hai ereditato senza consapevolezza, e scegliere se continuare a portarlo.

La guarigione profonda non è una tecnica, è un processo, che è fondamentale fare con l'aiuto di uno psicologo con esperienza nel campo della memoria familiare. Perchè accompagnare come professionista una persona in questo processo richiede delicatezza, tempo, comprensione della psicologia umana e  verità. Non è qualcosa che si può improvvisare.

Spesso il percorso inizia con piccoli gesti:

  • Dare un nome a ciò che non è mai stato detto.
  • Accogliere un’emozione senza respingerla.
  • Osservare le proprie reazioni con uno sguardo nuovo, gentile.

Non permettere al tuo passato di diventare destino!

Il passato non si cancella, ma può essere trasformato, se gli permettiamo di diventare consapevolezza invece che destino. Una nuova partenza. Non tutto ciò che senti ti definisce e non tutto ciò che vivi nasce da te.

La tua storia è unica, ma non isolata: è intrecciata con quella di chi è venuto prima, e dentro di te vivono anche antichi desideri, paure, silenzi. Quando riconosci che una parte di ciò che provi potrebbe appartenere alla memoria familiare, stai aprendo una via di libertà.

Per te. Per chi verrà dopo di te.

Per tutta la tua linea, che attraverso di te può finalmente respirare.

Ascoltare questi segnali interiori non è debolezza, è il coraggio di chi sceglie di esplorare ciò che non si vede.

È l’innocenza profonda di chi sa che guarire è un atto d’amore.

Per approfondire questo argomento e ottenere maggiori informazioni visita la pagina dedicata.


Myriam Lopa

Myriam Lopa

Psicologa clinica e formatrice, laureata nel 2000 all'Università di Torino, si definisce una persona altamente sensibile e una ricercatrice. Da sempre interessata alla complessità umana, ha approfondito discipline diverse, dalla PNL alla psicogenealogia, dalla neuropsicologia alla psicologia quantistica, integrandone i principi in un approccio olistico.

Dopo anni come responsabile HR, ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla psicologia clinica e olistica, al coaching e alla formazione. Collabora con aziende di prestigio, offrendo corsi online e in presenza. Ha sviluppato un metodo personale che combina psicologia classica e spiritualità, adattandosi alle credenze di ciascuno per favorire equilibrio e armonia.

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